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firenze primitivismo italianitàGiuseppe Poggi e la dimensione scenografica del progetto urbano per Firenze Capitale

La volontà di rappresentività della nuova classe dirigente, che condusse la città di Firenze, dopo la "rivoluzione toscana del 27 aprile 1859, alla fuga del Granduca Leopoldo II di Lorena e all'annessione dei territori al Regno di Sardegna (marzo 1860), si palesa nell'immediato nelle numerose proposte di intervento sugli spazi pubblici e sui prinicipali immobili storici monumentali presenti nel centro storico già dal 1860.

La convenzione stiupulata tra Governo italiano e francese il 15 settembre 1864, stabilirà che "debba essere provvisoriamente trasferita la Capitale da Torino a Firenze". Mentre i più importanti complessi presenti nella "città vecchia" subiscono estesi lavori di "restauro" e adeguamento a seguito delle nuove funzioni richieste dallo spostamento della Capitale, l'amministrazione Comunale affida a Giuseppe Poggi il compito di pianificare l'espansione della città.

 

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